Extended Play nasce con l’intento di creare uno spazio in cui osservare il mondo della musica da una prospettiva diversa.
È un progetto che segue un pensiero ambizioso. Il pensiero, o meglio l’idea, di poter offrire ai lettori – e produrre insieme ai lettori – qualcosa di nuovo nell’ambito della narrazione sulla musica.
Non usiamo a caso il termine lettori, perché con esso ci rivolgiamo a chi ha interesse nella lettura (dal primo all’ultimo capoverso) di approfondimenti e contenuti stimolanti e degni di attenzione.
Ci rivolgiamo a chi non sopporta più articoli dai contenuti scialbi e le conclusioni scontate.
Comprendiamo lo sconforto nell’arrivare alla fine di un testo dal quale non si è tratta alcuna informazione utile, con un senso di fastidio per aver perso tempo.
Abbiamo la folle idea di provare a proporre dei contenuti che non siano necessariamente compiacenti e pigramente adagiati su opinioni comuni. Vogliamo adottare prospettive solide e un approccio convinto, senza aver paura di selezionare temi scomodi, di essere analitici se l’argomento lo richiede, di fare affidamento sull’interesse critico dei lettori.
Cerchiamo un’angolazione differente, approfondita, corale.
Proviamo a farlo senza pretenziosità e senza alcun intento di rivalsa o antagonismo rispetto alle altre testate e voci presenti sul web o sulla carta stampata, alcune delle quali da noi molto apprezzate e seguite con interesse.
Rifuggiamo il clickbait e il sensazionalismo di facciata, la tentazione di pubblicare temi “caldi” anche in mancanza di argomentazioni solide, la pigra dipendenza tematica dalle webzine anglofone.
Alcuni di noi sono musicisti, altri hanno avuto esperienze in varie webzine, altri ancora si interessano di tecnologie musicali. Ma prima di tutto siamo appassionati di musica. Come tali avvertiamo da tempo la mancanza di uno spazio di lettura e di discussione che affronti le questioni del mondo della musica in modo critico e stimolante.
Abbiamo deciso di mettere da parte i panni di lettori per indossare quelli di scrittori, di cronisti e di osservatori. Non abbiamo la pretesa di fare un passo in avanti nel campo della critica o della narrazione musicale, né tantomeno pensiamo di farne uno indietro. Proviamo quindi a muoverci di lato, seguendo sentieri poco battuti, consapevoli dei rischi ma entusiasti del contributo che pensiamo di poter offrire.
Per far questo riteniamo opportuno limitare lo spazio dedicato alle recensioni e alle news e concentrarci su analisi, approfondimenti e rubriche create ad hoc.
Non solo monografie su artisti o movimenti, ma anche approfondimenti e punti di vista sugli aspetti tecnici, sociali ed economici della musica e dell’industria musicale; il tutto con un linguaggio semplice, chiaro e scrupolosamente rispettoso delle fonti.
Vogliamo provare a rendere più comprensibili i meccanismi, i protagonisti e gli eventi che ruotano attorno al variegato mondo musicale.
Coinvolgeremo musicisti e addetti ai lavori.
Cercheremo di sfatare falsi miti e approfondire temi concreti spesso poco o per nulla presenti nel dibattito attorno alla musica.
Ci sarà spazio anche per articoli leggeri, interviste ed aneddoti divertenti da raccontare.
Per riuscire in tutto questo non può mancare il vostro indispensabile contributo.
Riteniamo i lettori componente fondamentale e attiva di questo progetto e faremo il massimo per conquistare la vostra fiducia.
EP è rivolto ai curiosi, a chi ha voglia di approfondire, a chi sa che per comprendere un tema non ci si può fermare al titolo, agli ascoltatori appassionati.
EP non è rivolto a chi chiude la pagina se l’articolo è lungo, ai professionisti delle polemiche prive di argomentazioni, a chi pensa che la musica sia solo un sottofondo o un passatempo.
Questo, e tanto altro, è Extended Play.